Sono associazioni che si avvalgono della partecipazione volontaria, saldamente radicate al territorio e beneficiarie, in alcuni casi, solo di magri contributi dal parte della Regione di appartenenza: si tratta delle Pro Loco, che sono presenti praticamente in tutti i comuni di piccole dimensioni.
Le attività principali
Miglioramenti dei servizi e delle strutture comunali, organizzazione di eventi e sagre, azioni volte alla conservazione del patrimonio naturale: queste sono solo alcune delle attività delle Pro Loco, che svolgono anche un importante compito di promozione della coesione sociale all’interno delle loro sedi, dove spesso ci si riunisce sia per attività ludiche che per riunioni con i rappresentanti della comunità.
La doppia valenza delle Pro Loco
Se, da una parte, la presenza di una Pro Loco attiva e ben funzionante, che si avvale quindi della partecipazione di molti volontari, è un valore aggiunto per tutto il comune, c’è anche da considerare il fatto che un borgo attrezzato, con buone infrastrutture, un patrimonio artistico valorizzato e un discreto calendario di eventi culturali può anche attirare più turisti, il che si traduce in maggiori introiti per le aziende locali.
Il riconoscimento in Senato
Il Trentino-Alto Adige è stata la prima regione a ospitare una Pro Loco, nel lontano 1881, nel comune di Pieve Tesino. Da allora, queste associazioni sono diventate migliaia, il che rispecchia il grande numero delle realtà comunali italiane.
Nel 2021, in Senato si è tenuta una importante cerimonia che ha commemorato la nascita di questi organi associativi. Speriamo quindi che al riconoscimento ufficiale della loro importanza in termini di valorizzazione del territorio, corrisponda anche un auspicabile stanziamento di fondi.